
Stabilire quale sia il piu’ grande Lepidottero del mondo non è molto semplice: dato che il criterio principale è l’apertura alare, questa puo’ essere misurata in modo differente a seconda della posizione delle ali: per convenzione viene considerata la distanza tra gli apici delle ali anteriori dell’insetto correttamente preparato, ossia con il loro margine inferiore perpendicolare all’asse del corpo; questa è la posizione standard, ma molti esemplari vengono misurati non seguendo questa regola e percio’ con le ali distese a un angolo differente che determina un’apertura alare superiore: ecco dunque che in letteratura è possibile che vengano riportate misurazioni maggiori, tra l’altro in diversi casi le fonti originali non indicano come si trovassero posizionate le ali al momento della misura.

Tra le farfalle diurne, alcuni Papilionidi indo-australiani noti come Ornitottere (generi Ornithoptera, Trogonoptera e Troides) comprendono alcune tra le farfalle piu’ grandi e piu’ belle del mondo. In particolare, la rara Ornithoptera alexandrae, che vive in un’area relativamente ristretta della Papua Nuova Guinea, con i suoi 25 cm di apertura alare (nelle femmine) è il piu’ grande Lepidottero Ropalocero esistente; in letteratura si cita fino a 30 cm, ma va tenuto conto di quanto scritto sopra. Un po’ piu’ “piccola” è l’affine farfalla Golia (Ornithoptera goliath), con 23 cm di apertura (fino a 28 secondo alcune fonti da verificare).

Andando tra le falene (Lepidotteri Eteroceri), è noto che tra i Saturnidi gli asiatici Attacus con aperture alari fino a circa 25 cm la fanno da padroni: se la falena cobra (Attacus atlas) è la specie piu’ nota tra i giganti della famiglia, anche Attacus caesar non è da meno (anzi pare che sia la specie tendenzialmente piu’ grande). E’ citato un esemplare di Attacus atlas proveniente da Java dall’apertura alare record di 26,2 cm. In letteratura si menzionano anche individui fino a 30 cm, ma sono dati da verificare per i motivi citati in precedenza.

Di dimensioni ed aspetto simili agli Attacus è l’australiana falena Ercole (Coscinocera hercules), che detiene il primato della maggiore superficie alare. Molti anni fa fu menzionato, nel libro ufficiale del Guinness dei primati, un esemplare gigantesco di questa specie avente 36 cm di apertura alare, tuttavia questa misura non è mai stata documentata con certezza; riferimenti recenti a 27 cm come apertura alare massima sono probabilmente relativi a misurazioni prese non secondo convenzione (vedi sopra).
Ma lasciamo i grandi Saturnidi per considerare anche un’altra famiglia ricca di falene di grandi dimensioni, pur non avendo una grande superficie alare: gli Sfingidi. La gigantesca sfinge Neococytius cluentius puo’ superare i 20 cm di apertura alare e la sua spiritromba, quando estroflessa, è lunga almeno altrettanto.

Foto di David Fernando Realpe Jaramillo
I colossi tra le falene non riguardano solo Saturnidi e Sfingidi: è proprio un Nottuide, anzi, a detenere il primato di piu’ grande Lepidottero vivente, esclusivamente in termini di apertura alare: Thysania agrippina, gigantesco nottuide sudamericano chiamato “strega bianca”, raggiunge infatti, in alcuni esemplari, i 28 cm come misurazione standard. Notevole anche il rodilegno gigante australiano Endoxyla cinerea (= Xyleutes boisduvali), appartenente alla famiglia Cossidae: con un’apertura alare fino a 25 cm e un peso fino a 30 grammi (nelle femmine) è il Lepidottero piu’ pesante del mondo; il suo bruco, altrettanto enorme, è un incubo per gli alberi di Eucalipto.


E in Italia? Quali sono i giganti della nostra lepidotterofauna?
La pavonia maggiore (Saturnia pyri, famiglia Saturniidae) è il gigante indiscusso dei Lepidotteri Europei con un’apertura alare fino a 16 cm, seguito da un altro Saturnide, l’ormai naturalizzata Samia cynthia (13 cm) introdotta dall’Asia, e dagli Sfingidi Agrius convolvuli (Sfinge del convolvolo) e Acherontia atropos (sfinge testa di morto), ambedue con un’apertura alare fino a 13 cm. Dovrei segnalare anche la presenza di qualche popolazione (proveniente da allevamenti in Slovenia) di Antheraea yamamai, di origine Asiatica e di dimensioni (11-15 cm) simili a quelle di Saturnia pyri, ma dalla distribuzione molto frammentaria in aree circoscritte del Nord Italia. Tra le farfalle diurne, l’elegante ninfalide Charaxes jasius, le cui femmine possono raggiungere i 9 centimetri, è la piu’ grande farfalla diurna d’Europa. Ma anche il Macaone (Papilio machaon) e il Podalirio (Iphiclides podalirius), ambedue della famiglia dei Papilionidi, in alcuni individui vanno molto vicino a queste misure.


Beh, a questo punto ci si può chiedere quale sia la farfalla più piccola del mondo. I Licenidi sono noti come farfalle diurne particolarmente piccole e graziose. Brephidium exilis, con un’apertura alare media poco sopra il centimetro, è il più piccolo dei Licenidi e il più piccolo Ropalocero esistente.

