Com’erano le farfalle nella preistoria?

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Prodryas persephone
Prodryas persephone (40 milioni di anni fa), la prima farfalla fossile ad essere stata scoperta in ottimo stato di conservazione.
(Foto: learnaboutbutterflies.com)
Non abbiamo molte testimonianze concrete di come fossero le farfalle estinte data la relativa scarsità di reperti fossili, molto probabilmente per la loro difficoltà a depositarsi nei fondali di laghi e stagni, i migliori substrati per la fossilizzazione, a causa della fragilità e galleggiabilità del loro corpo e delle loro ali. Un maggior numero di reperti è stato recuperato sottoforma di inclusioni nell’ambra e di tracce nelle foglie fossilizzate lasciate da larve minatrici.
Il piu’ antico Lepidottero di cui si hanno tracce fossili è l’Archaeolepis mane, vissuta nel Giurassico inferiore e di cui sono state trovate in Inghilterra solo un paio di ali fossili risalenti a circa 200 milioni di anni fa. Dalla venatura delle ali si pensa che questa proto-falena dovesse assomigliare a un Tricottero. Non a caso Tricotteri e Lepidotteri discendono da un antenato comune probabilmente appartenente all’ordine dei Mecotteri (che comprendono le mosche-scorpione). I Tricotteri hanno ali ricoperte di peli, talora modificati in squame; le loro larve, che conducono per lo piu’ vita acquatica, similmente alle larve dei Lepidotteri producono seta e costruiscono degli astucci protettivi al momento della ninfosi (come i bozzoli di molte falene attuali) oppure già durante lo stadio larvale (come nelle falene attuali della famiglia Psychidae).
Le prime falene comparse sulla Terra non avevano una spiritromba, bensì un apparato boccale masticatore: ancora oggi troviamo falene di questo tipo nella famiglia Micropterigidae, che comprende i Lepidotteri piu’ antichi esistenti, i cui adulti, attivi prevalentemente di giorno, si cibano del polline dei fiori per mezzo di mandibole. Le larve si cibano a spese di licheni, funghi, detriti organici e di tessuti vegetali, in tal caso in genere scavando gallerie nello spessore delle foglie. Le crisalidi di queste falene primitive sono molto mobili e provviste di mandibole che utilizzano per rompere il bozzolo al momento dello sfarfallamento.

I Tricotteri sono considerati gli antichi progenitori dei Lepidotteri. (Foto: discoverlife.org)
I Tricotteri sono considerati gli antichi progenitori dei Lepidotteri. Secondo le piu’ recenti ricerche, la divergenza evolutiva dai Tricotteri sarebbe iniziata nel Giurassico inferiore (circa 190 milioni di anni fa).
(Foto: discoverlife.org)
I Micropterigidae come questa Micropterix aureatella sono i Lepidotteri piu' primitivi. Non possiedono spiritromba, ma delel mandibole tramite cui mangiano il polline
I Micropterigidae come questa Micropterix aureatella sono i piu’ primitivi Lepidotteri viventi. Non possiedono spiritromba, ma delle mandibole tramite cui si cibano del polline dei fiori.
(Foto: hantsmoths.org.uk)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La spiritromba come apparato boccale compare nel Cretaceo, in Lepidotteri della famiglia Acanthopteroctetidae e Eriocraniidae che comprendono specie ancora esistenti: si tratta di falene ad attività diurna, nelle quali sono ancora presenti le mandibole,  ma non piu’ articolate e funzionali (mandibole vestigiali). La spiritromba corta e rudimentale di questi primitivi Glossata (in tale sottordine vengono raggruppate tutte le superfamiglie di Lepidotteri provviste di spiritromba o che l’hanno perduta come adattamento secondario) era utilizzata per assumere le goccioline di rugiada e i fluidi che trasudavano dai vegetali danneggiati. Queste falene provviste di una primordiale spiritromba subirono un’enorme spinta evolutiva con la comparsa delle Angiosperme (piante con fiori), che porto’ questi insetti a specializzarsi nell’assunzione di nettare e polline: in un periodo compreso tra il tardo Cretaceo e l’Era Terziaria si fa risalire la grande radiazione adattativa delle farfalle propriamente dette (superfamiglia Papilionoidea), a cui appartiene il fossile meglio conservato trovato sinora: risale all’Eocene, e precisamente a 40 milioni di anni fa, la farfalla Prodryas persephone, un Ninfalide dall’apertura alare di circa 25 mm trovato nel giacimento fossilifero di Florissant nel Colorado. Le specie attuali morfologicamente piu’ simili a questa specie estinta sono le vanesse del genere Hypanartia che vivono nell’America centro-meridionale.
Rivedendo gli antenati delle farfalle, forse la prossima volta che incontreremo una mosca scorpione la guarderemo con occhi diversi!

Prodryas persephone
Ricostruzione di Prodryas persephone (fonte immagine: leptree.net)