Sfinge dell’oleandro (Daphnis nerii) – 20 uova

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Esaurito

Descrizione

La Sfinge dell’oleandro (Daphnis nerii), specie appartenente alla famiglia degli Sfingidi,  è la più bella falena d’Europa! Le uova schiudono molto rapidamente (entro 3-5 giorni soprattutto in estate) pertanto accertatevi di avere a disposizione la pianta nutrice già al momento dell’ordine.

Potete allevare i bruchi preferibilmente su Oleandro: di questa pianta è meglio scegliere, per i primi giorni di vita dei bruchi, foglie giovani e tenere, oppure in mancanza verranno utilizzate foglie grandi tagliate in strisce per cercare di renderle più appetibili ai giovanissimi bruchi. Come seconda scelta per i bruchi appena nati potete considerare la Vinca o Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus o Vinca rosea), pianta sempreverde molto comune come pianta da fiore ornamentale spesso venduta dai vivai (però, soprattutto se vivete in zone fredde, accertatevi che sia disponibile in inverno): le sue foglie sono abbastanza tenere da essere mangiate dai bruchi senza particolari accorgimenti.

Altre piante ospiti citate in letteratura (su molte delle quali però non possiamo dare conferma per esperienza diretta): Ligustrum (Ligustro) con alcuni accorgimenti (vedi scheda di allevamento); Vitis  (Vite), Gardenia , Asclepias, Jasminum (Gelsomino), Trachelospermum , Amsonia, Carissa , Mangifera (Mango), Rhazya, Adenium, Ipomoea, Thevetia.

L’allevamento dei bruchi di Sfinge dell’oleandro è facile soprattutto dopo il primo stadio purché la temperatura sia sufficientemente mite (dai 20°C in su) e senza eccesso di umidità (dunque non verranno nebulizzati né i bruchi né le crisalidi).

Al momento di andare in ninfosi (crisalide) i bruchi cercano un nascondiglio nel fondo della gabbia o del box di allevamento, sarà opportuno fornire trucioli di carta o ad altro materiale leggero (trucioli, muschio, etc.) dove i bruchi si creeranno un ricovero prima di trasformarsi in crisalidi. Queste ultime sfarfallano entro poche settimane se tenute alla temperatura consigliata minima di 20 gradi: lo sviluppo delle crisalidi di Daphnis nerii può essere rallentato di qualche settimana tenendole a temperatura un po’ più bassa (12-15°C), ma ricordate che le crisalidi di questa specie, che in natura è diffusa stabilmente in aree calde e transita da noi soprattutto come specie migratrice, non tollerano temperature basse per tempi prolungati:  il risultato potrebbe essere la morte della crisalide o uno sfarfallamento difficoltoso, con ali malformate.

Scheda di allevamento: https://www.farfalledalmondo.it/schedanerii/