Hippotion celerio – 15 bruchi piccoli

 11,25

Allevati su vite (consigliato continuare su vite).
Si possono adattare anche alla lattuga ma facendo attenzione agli eccessi di umidità essendo una pianta che contiene molta acqua.

Esaurito

Categoria:

Descrizione

Una piccola sfinge migratrice originaria dell’Africa e dell’Asia, che in estate può spingersi in Europa. I bruchi possono presentare due colorazioni diverse dopo i primi stadi, il colore di fondo infatti può rimanere verde oppure virare al bruno; hanno sviluppo piuttosto rapido si allevano molto facilmente anche in box di plastica fino all’ultimo stadio purché sia fornita aerazione evitando il ristagno di umidità, oppure da grandi potete allevarli in delle gabbiette.

I bruchi forniti in inverno sono allevati su Calla selvatica (generi Arum e Arisarum) e su Rumex pulcher ma passano tranquillamente alla Zantedeschia (Calla ornamentale) mentre quelli forniti in primavera-estate sono allevati su vite.

Si possono adattare anche alla comune lattuga (sia le varietà romana che iceberg, per fare un esempio), ma fate attenzione a quella dei supermercati per la possibile presenza di trattamenti fitosanitari e al fatto che questa pianta tende a contenere più acqua rispetto ad altre piante nutrici e generare più facilmente infezioni se il box di allevamento non è ben aerato. Altre piante citate in letteratura, alcune delle quali reperibili anche in inverno, sono Galium, Fuchsia, Epilobium, Beta, Impatiens, Convolvulus, Scrophularia, Verbascum, Syringa, Rumex, Begonia, Mirabilis (Bella di notte), Cissus, e Caladium, Pentas lanceolata e Commicarpus plumbagineus. In primavera le piante nutrici più indicate sono la vite comune (Vitis vinifera) e le viti americane (Parthenocissus sp.).

Come le altre sfingi i bruchi vanno in ninfosi (crisalide) al suolo in un substrato morbido (terriccio morbido, truciolato, etc), a poca profondità, persino tra fogli di carta assorbente. Non vanno nebulizzate con acqua, preferiscono un ambiente asciutto.

Evitate di tenere questa specie al freddo: a qualunque stadio,  meglio mantenere almeno a 18-20 gradi.

A una temperatura di 25 gradi lo sviluppo larvale può completarsi entro 15 giorni e lo sfarfallamento avviene in 2 settimane. A temperature più basse i tempi si allungano.