Trabala vishnou, la falena che “traveste” le proprie uova da bruchi

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La femmina di Trabala vishnou depone le uova in modo caratteristico. © Foto di Vijay Anand Ismavel

Trabala vishnou è una curiosa falena diffusa nel medio oriente e nell’Asia centro-orientale, in particolare in India, Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Indonesia, Cina e Taiwan.
Come altri Lasiocampidae, famiglia a cui la specie appartiene, si tratta di falene dal corpo abbastanza robusto e rivestito di fitti peli, con femmine tendenzialmente più grosse dei maschi (l’apertura alare nei maschi è 40-50 mm, nelle femmine di 60-80 mm). In questa specie i maschi sono facilmente distinguibili, oltre che per le dimensioni un po’ minori, per il colore di fondo verde, mentre nella femmina è giallastro. Il suo ciclo è abbastanza lento: da uovo a farfalla possono passare da 2 a 5 mesi a seconda della temperatura. A seconda dell’area geografica in cui vive possono esserci più generazioni all’anno, fino a 4-5 nelle zone più calde. Nelle zone a inverno freddo l’uovo può rappresentare lo stadio svernante e, come nel caso della sottospecie gigantina, attendere diversi mesi prima di schiudere in una stagione favorevole. In laboratorio si è visto che lo sfarfallamento ha luogo 40 giorni dopo la ninfosi se il bozzolo è tenuto costantemente a 15°C e solo 18 giorni se tenuto a 25°C.

Bruchi giovani di Trabala vishnou
Bruchi giovani di Trabala vishnou © Foto di Shipher Wu
Maschio di Trabala vishnou
Maschio di Trabala vishnou© Foto di Mario Ioppolo

Gli adulti vivono una decina di giorni. In questo lasso di tempo relativamente breve i maschi rintracciano le femmine abbastanza rapidamente, riconoscendo i feromoni da esse rilasciati quando non ancora fecondate. Una femmina fecondata produce 100-300 uova, deponendole a gruppetti  e in modo molto caratteristico: ogni gruppo di uova è infatti disposto in due file adiacenti, rivestite dalla peluria persa dall’addome materno. Sembra che questo comportamento renda le uova meno appetibili per i predatori: così camuffate, le file di uova possono ricordare dei bruchi molto pelosi, poco appetitosi i predatori. Si è visto infatti per esempio che in natura gli uccelli difficilmente attaccano i bruchi di questo Lasiocampide. I principali nemici naturali dei bruchi sono l’imenottero Braconide Cotesia trabalae, il Dittero Tachinide Ugimyia sericariae e un fungo, Aspergillus flavus.

Trabala vishnou

Le uova schiudono dopo 2 settimane e i bruchi si sviluppano abbastanza lentamente, attraverso sei stadi (compiono dunque cinque mute). E’ stato visto in laboratorio che un bruco impiega due mesi dalla schiusa alla ninfosi se allevato costantemente a 25°C, ma se tenuto a soli 15°C può impiegare oltre 100 giorni. Le piante ospiti principali sono querce, castagni ed eucalipti. In allevamento accettano anche rovo, camelia e rododendro. La biologia e gli antagonisti naturali di Trabala vishnou sono studiati da tempo nelle loro aree di origine perchè in alcune zone questi bruchi si sono mostrati abbastanza dannosi ad alcune coltivazioni arboree.

Bruco di Trabala vishnou © Foto di Roger C. Kendrick
Le uova disposte in file ricoperte dai peli della madre ricordano dei bruchi molto pelosi.
© Foto di Vijay Anand Ismavel

Trabala vishnou