Saturnidi
Saturnia pavonia - Saturnia pavoniella

Provenienza: Europa. La S. pavoniella (in passato descritta come una sottospecie di S. pavonia: S. pavonia ligurica oppure S. pavonia meridionalis) sostituisce la S. pavonia in Italia e in alcune regioni dell'Europa centro-meridionale. Per maggiorni dettagli sulle differenze tra le due specie, consultare il sito di Tony Pittaway (http://tpittaway.tripod.com/silk/satindex.htm)

Apertura alare: Maschio 40-65 mm, femmina 48-90 mm nel caso della S. pavonia, dimensioni lievemente maggioni nella S. pavoniella.

Periodo di volo: Da febbraio a giugno secondo la latitudine.

Piante nutrici del bruco: Rovo, Rosa, varie altre rosacee da frutto come susino, ciliegio, albicocco (Prunus sp.), Alaterno (Rhamnus alaternus), Quercia. il bruco è polifago ma possono esserci preferenze legate all'area geografica.

Stadio di svernamento: Pupa

Allevamento: I bruchi sono abbastanza resistenti ma temono l’umidità; negli ultimi stadi è bene evitare sovraffollamenti e tenerli in gabbie aerate. Vivono bene a temperature tra 20 e 30 gradi.

Riproduzione I maschi, facilmente distinguibili dalle femmine per la colorazione molto più vivace e per le antenne bipettinate (sottili nelle femmine) sono attivi già le prime ore del pomeriggio; l’accoppiamento dura relativamente poco, da mezz’ora a qualche ora. Le uova sono deposte in caratteristici manicotti attorno ai rametti, altrimenti vengono deposte a mucchietti sulle pareti della gabbia. Schiudono in 13-14 giorni.

Note: Una delle specie più interessanti per il neofita, per il dimorfismo sessuale abbastanza marcato, la variazione di colore dei bruchi non solo durante l’accrescimento ma anche tra un individuo e l’altro, e la possibilità di assistere a un accoppiamento durante il giorno. Trattandosi di una specie nostrana può capitare di attirare dei maschi selvatici con una femmina sfarfallata in casa. Accoppiamenti di S. pavoniella con S. pavonia hanno riportato casi di infertilità, personalmente ho ossevrato un caso di infertilità e uno in cui una femmina di S. pavonia rifiutava la copula con un maschio selvatico di S. pavoniella.