Provenienza:
Asia sud-orientale (ma con delle popolazioni distribuite più a nord, fno in Cina), con varie
sottospecie.
Apertura
alare: 120-170 mm
Periodo
di volo: nel suo areale ha praticamente generazioni continue
senza diapausa invernale e con periodo di ninfosi che dura 3 settimane.
In allevamento può essere indotto a svernare come crisalide (sia
tramite abbassamento di temperatura sia dalla diminuzione delle ore
di luce giornaliere durante l'allevamento dei bruchi) ed essere tenuto
a temperature moderatamente basse (10 gradi).
Piante
nutrici del bruco: rododendro, Hibiscus, noce, alcune Rosacee
da frutto (es. albicocco, ciliegio), quercia, salice; si può
tentare anche con ligustro e altre piante ma con meno possibilità
di successo. Recentemente (2010) ho scoperto che può essere allevata su Eucalipto, anche se non viene citato come pianta nutrice in letteratura.
Stadio
di svernamento: può svernare come crisalide se si tengono
i bozzoli a bassa temperatura ma non troppo (12-15 gradi); se però
è tenuta a temperatura d'appartamento anche d'inverno, la crisalide
si sviluppa normalmente e, se la temperatura è abbastanza alta, dopo 3 settimane avviene lo sfarfallamento.
Allevamento:
i bruchi si allevano facilmente e diventano molto grandi (9-10 cm);
prediligono alte temperature ma anche 20°C sono sufficienti; il rododendro è la pianta preferita ed, essendo sempreverde,
ideale in caso di allevamenti invernali. In primavera-estate può essere allevato moltobene sul noce (Junglans nigra, junglans regia). I bozzoli disolito sono tessuti tra le foglie della pianta ospite.
Riproduzione:
i maschi sono un pò più piccoli delle femmine, hanno le
ali superirori più falcate e le antenne più ampiamente
bipettinate, oltre a un addome più snello. L'accoppiamento avviene
nelle ore serali, dopo le 20.30-21 e spesso prima di mezzanotte; spesso
dura solo poche ore per cui è possibile non accorgersi del loro
accoppiamento, salvo controllare a tarda sera gli esemplari ogni tanto;
può essere usata una gabbia di media grandezza, a partire dai 40 cm di diametro per 60 di altezza; la gabbia
deve avere possibilmente pareti in tulle molto morbido anche su tetto
e fondo, dato che i maschi hanno un volo piuttosto nervoso e di spezzano
molto facilmente le code alari. Una femmina secondo le dimensioni depone
da 100 a 300 uova.
Note:
specie molto bella e consigliabile a chi comincia le prime esperienze
di allevamento dei Saturnidi.
Il momento dello sfarfallamento è piuttosto lento rispetto ad altre specie
di Saturnidi, dato che l'animale deve distendere anche le lunghe code
alari.