Il noto naturalista e divulgatore scientifico David Attenborough (il nostro “Piero Angela britannico” come lo definisce qualcuno), che molti di noi hanno conosciuto in TV per i numerosi documentari condotti, non era nuovo a una simile esperienza: varie specie vegetali e animali hanno ricevuto un nome a lui dedicato (dalla pianta carnivora Nepenthes attenboroughii al dinosauro Attenborosaurus conybeari). Ma non era ancora mai accaduto che gli si rendesse omaggio con il nome di una farfalla. Euptychia attenboroughi è un Ninfalide Satyrinae studiato da un team di ricercatori guidati da Andrew Neild del Museo di Storia naturale di Londra e Shinichi Nakahara del Museo di Storia Naturale della Florida. La specie, dell’apertura alare di 16-18 mm, vive in un’area ristretta del bacino del Rio delle Amazzoni, lungo i confini tra Brasile, Venezuela e Colombia.
La dedica a Sir David Attenborough, che dal 1998 è presidente della Butterfly Conservation, è stata ispirata nel team di ricerca anche per un comune senso di gratitudine verso colui che, tramite i tanti documentari condotti, ha influenzato in modo determinante la scelta del loro percorso di studio.
Euptychia attenboroughi pur avendo caratteristiche molecolari che giustificano la sua appartenenza al genere, si discosta morfologicamente dalle altre Euptychia (analogamente a un’altra congenere scoperta recentemente) per alcuni particolari del tegumen, un elemento dell’apparato riproduttore maschile. Gli esemplari osservati sono stati raccolti in mesi diversi a seconda dell’area geografica, ma che in tutti i casi corrispondevano a periodi al di fuori della stagione delle piogge. Non si hanno ancora dati sul bruco, di cui non si conosce la pianta ospite, ma è probabile che, come per altre Euptychia conosciute, si tratti di piante primitive appartenenti alle famiglie Selaginellaceae (Briofite) e Neckeraceae (Licofite).