Aglia tau – 20 uova

 10,00

Piante nutrici dei bruchi: quercia, olmo, tiglio, nocciolo, ontano, betulla.
Sfarfallamento a inizio primavera del prossimo anno.

Esaurito

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Descrizione

Aglia tau è una graziosa falena della famiglia dei Saturnidi presente anche in alcune aree della nostra penisola, in particolare nell’estremo nord e parte della Toscana ed Emilia Romagna. Il nome tau fa riferimento alla macchia presente su ciascuna ala che ricorda la lettera greca Tau.

I maschi di questa falena in genere volano al mattino, alla ricerca delle femmine che localizzano grazie agli specifici feromoni . Le femmine entrano in attività la sera.

I bruchi di Aglia tau sono molto interessanti per le trasformazioni che presentano nel corso dello sviluppo: alla nascita spiccano i loro lunghi processi simili a corna, inizialmente biforcute, che tendono a ridursi man mano che i bruchi crescono attraverso le mute, fino a sparire all’ultimo stadio. Questa specie é l’unica con questa vistosa caratteristica tra i bruchi dei Saturniidae italiani.

Le piante nutrici indicate in letteratura sono faggio, quercia, olmo, carpino, betulla, acero, nocciolo, tiglio, pero, melo, sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), ontano, biancospino (Crataegus sp.) e salice.

L’allevamento dei bruchi è abbastanza facile: quando sono piccoli potete allevarli in un box di plastica con delle aperture di ventilazione, ma quando sono più grandi fate attenzione ad alloggiarli in un box con almeno un lato sostituito da rete o meglio in una gabbia con pareti in rete per la massima circolazione di aria. Una volta completato lo sviluppo i bruchi smettono di mangiare e cercano di nascondersi nel substrato dove non costruiscono un bozzolo ma si limitano a intrecciare pochi fili (in natura ad esempio tra le foglie secche al suolo).

Lo sfarfallamento avviene a inizio primavera dell’anno successivo dopo aver trascorso l’inverno al freddo.